Di seguito, alcune informazioni utili per scegliere una cinepresa super8.
Il super8 è stato introdotto in commercio nel 1965. L’ultima generazione di camere super8 prodotte risale all’inizio degli anni ’80 . Oggi che il super8 non è più un formato di uso di massa, esiste in commercio un’enorme quantità di cineprese di seconda mano. Camere di ottima qualità possono essere acquistate a prezzi molto molto bassi. Il nostro consiglio è quindi quello di acquistare una camera di buona qualità… oppure di acquistarne diverse e trovare quella che più ci piace.
Alla fine della pagina potete trovare una lista delle migliori cineprese da cercare. Potete dare un occhio alla Super8 Wiki list of cameras per comparare le loro funzioni.
Qua di seguito alcune delle funzioni che possono fare la differenza fra una cinepresa ed un’altra:
Velocità di ripresa (fotogrammi al secondo): Tutte le cineprese super8 possono riprendere a 18fps. A questa velocità 10 metri di film dureranno circa 2 minuti. L’altra opzione comune è quella dei 24 fps, a questa velocità 10 metri di film dureranno 1 minuto e 40 secondi (indichiamo come esempio i 10 metri perchè sono quelli contenuti nelle cartucce da noi caricate, per cartucce standard da 15 metri potete voi fare il calcolo). Tutti i proiettori possono girare a 18fps mentre 24 fps è la velocità dei film sonori. Al contrario 18fps era la velocità standard per il film super8 muto. Inoltre più bassa è la velocità di ripresa, più lungo sarà il tempo di esposizione e più luce colpirà il fotogramma. Questo da una parte rende i 18 fps più indicati dei 24 per le riprese in condizioni di scarsa luminosità, ma allo stesso tempo incide sulla nitidezza delle immagini che risulteranno leggermente più mosse, motivo per il quale la velocità di 24fps è considerata più professionale. Oltre a queste due velocità, alcune camere permettono di settare diverse velocità di ripresa (di solito da 9 a 54 fps). Qualsiasi velocità di ripresa inferiore alla velocità di proiezione risulterà in un fastmotion. Qualsiasi velocità di ripresa superiore alla velocità di proiezione risulterà in un effetto di slowmotion. Alcune camere portano anche un bottone segnato con 54 per attivare e disattivare immediatamente lo slowmotion durante le riprese a velocità normale. Molte camere permettono l’esposizione di un singolo fotogramma per volta (come una foto). Questo si può fare impostando la velocità della ripresa su 1 oppure utizzando un flessibite attaccato al bottone di messa in moto della cinepresa. Il fotogramma singolo può essere utile per riprese in time-lapse oppure per l’animazione.
BATTERIE: La maggior parte delle cineprese super8 utilizza normali batterie stilo AA da 1,5 volt: spesso 6, qualche volta 4, raramente 2. Uno dei limiti più grandi delle cineprese Beaulieu, al contrario, è che erano pensate per funzionare con delle batterie ricaricabili specifiche di produzione Beaulieu. Oggi queste batterie non funzionano più ed è molto costoso farle rigenerare; queste cineprese possono però essere alimentate con dei pacchi batteria esterni. Molte cineprese più vecchie portano delle batterie separate per l’esposimetro: comunemente delle batterie al mercurio da 1,35 volt. – le PX625. Ad oggi queste batterie non sono più in commercio ma esistono delle batterie sostitutive zinco-aria (prodotte da Weincell) – ma soltanto negozi specializzati le vendono.
Sistema di messa a fuoco: un’area al centro del mirino, di solito un cerchio. I due tipi più comuni sono quello dello “split image” e quello a microprismi. Questi sistemi possono essere anche completamente assenti in alcune camere. Il miglior sistema per la messa a fuoco è quello con il vetro smerigliato che, comune nelle fotocamere 35mm, per il super8 è presente solo nelle cineprese Beaulieu. (vedi anche: https://passoridotto.org/la-messa-a-fuoco-nelle-cineprese-super8/ )
ESPOSIZIONE:La cartuccia super8 ha nella parte frontale delle tacche che schiacciano una leva all’interno della camera – questo imposta la lettura della sensibilità della pellicola da parte dell’esposimetro della camera cosicché la camera sa di quanta luce la pellicola ha bisogno. Le cineprese di miglior qualità possono leggere tutte le sensibilità possibili mentre quelle di livello più basso di solito possono leggere soltanto i 40 e i 160 ASA. Data la varietà di film oggi in commercio, vale la pena comprare una camera che possa riconoscere molte e differenti sensibilità. Soltanto in alcune camere di buona qualità (Beaulieu e Leicina) la sensibilità della pellicola viene settata manualmente dall’operatore.
OTTICHE: La maggior parte delle cineprese super8 montano un ottica fissa che non può essere sostituita a parte alcune eccezioni (Beaulieu, Leicina) che hanno ottiche intercambiabili. Sull’anello frontale della lente solitamente sono indicati in numeri l’apertura di diaframma massima e la lunghezza focale dell’obbiettivo ( per es. 1:1.8 / 10-30 mm). Alcune delle cineprese di qualità inferiore montano un obbiettivo a lunghezza focale fissa ma la maggior parte delle cineprese monta obbiettivi zoom in cui la lunghezza focale può essere variata. L’ampiezza dello zoom indica la differenza fra la lunghezza focale minima e quella massima (nell’eseempio precedente 10-30 mm). Di solito lo zoom può essere modificato manualmente ruotando uno degli anelli dell’obbiettivo (solitamente quello alla base dell’obbiettivo vicino al corpo della camera). Spesso l’anello dello zoom porta una piccola leva per rendere la rotazione più facile e morbida. Alcuni modelli hanno dei bottoni separati o una rotella su un lato della camera che aggiusta elettricamente lo zoom. L’anello della messa a fuoco di solito si trova sulla parte anteriore dell’obbiettivo e di solito porta segnate le distanze di messa a fuoco (in metri ed in piedi), a partire dalla distanza di messa a fuoco più piccola fino al simbolo dell’infinito.
MACRO: La macro di solito si trova sull’obbiettivo e permette di mettere a fuoco oggetti a distanza molto ravvicinata. Nella maggior parte dei casi la macro è possibile soltanto alle più piccole distanze focali dello zoom (in grandangolo). Soltanto alcune camere permettono l’uso della macro su tutte le distanze focali dello zoom. Alcune camere usano invece delle lenti aggiuntive da montare sull’obbiettivo per riprese in macro (Zenith Quarz).
ESPOSIZIONE AUTOMATICA E MANUALE: La maggior parte delle cineprese super8 hanno un esposimetro interno capace di settare in automatico l’apertura di diaframma necessaria per una data scena inquadrata. Di solito il range di diaframmi a disposizione va da F1.8 a F22. Alcune camere hanno un angolo di otturazione di 222 gradi invece che 180 cosa che fa sì che una maggiore quantità di luce raggiunga il fotogramma – queste camere hanno le lettere XL (extralight) nel nome del modello. Di solito i valori di esposizione sono mostrati all’interno dell’oculare su una striscia con un ago che si muove sui diversi valori di esposizione (le aree in rosso a sinistra e a destra della striscia indicano il rischio che la pellicola venga sovra- o sotto-esposta). Alcune camere possono avere modi diversi di dare queste informazioni.In alcune camere l’esposizione funziona solo automaticamente. In altre camere di qualità migliore l’esposizione oltre che automaticamente può essere settata anche manualmente per via di una rotella solitamente posta sul lato della camera (sono pochissime le camere a montare la ghiera dei diaframmi sull’obbiettivo).
FILTRO DI CONVERSIONE DAYLIGHT-TUNGSTEN: La maggior parte delle pellicole a colori per il super8 erano in origine bilanciate per la luce artificiale. Per questo motivo le camere montavano al loro interno un filtro arancione 85 che doveva essere usato in caso di riprese in esterno con luce solare per evitare che i colori virassero verso il blu. Sulla maggior parte delle camere questo filtro viene inserito spostando una levetta sul lato della camera verso il simbolo del sole, viene viceversa escluso spostando la stessa levetta verso il simbolo della lampadina. Ad oggi non è più vero che tutte le pellicole sono bilanciate per la luce artificiale bisogna quindi fare attenzione se la pellicola è marcata con la lettere D (daylight – luce solare) o T (Tungsteno – luce artificiale) e comportarsi di conseguenza per l’uso del filtro. Chiaramente questo vale solo per le pellicole colore; nel caso del bianco/nero il filtro dovrà essere costantemente escluso lasciando la levetta sul simbolo della lampadina.
AUTO B: Mediante questa funzione è possibile riprendere in condizioni di scarsissima luce. L’esposimetro della camera aspetta che la quantità di luce necessaria abbia colpito il fotogramma prima di chiudere l’otturatore e passare al fotogramma seguente. Questo darà luogo nell’immagine ripresa alle caratteristiche scie delle luci delle auto in un panorama notturno per esempio.
TIME-LAPSE: Mediante questa funzione la camera esporrà i fotogrammi con lunghi intervalli di tempo fra loro: da 1 fotogramma al secondo a 1 fotogramma al minuto. E’ utile usare un treppiedi quando si intenda riprendere in questo modo per esempio il movimento delle nuvole o quello delle maree. Il risultato sarà in proiezione una forte compressione del tempo (fastmotion).
COMPENSAZIONE PER IL CONTROLUCE (Backlight Compensator): Come dice il termine è una funzione delle camere pensata per essere usata nel caso di riprese in controluce o in condizioni di grande luminosità diffusa (per esempio sulla neve). Dove si avrebbero delle siluette, pigiando il bottone della compensazione si apre il diaframma di uno stop in più dando un’esposizione corretta ai soggetti in controluce.
DISSOLVENZE (FADE): Molte camere hanno la possibilità di chiudere l’otturatore nel mentre della ripresa in modo da creare una dissolvenza al nero della scena. Nella ripresa seguente si aprirà lentamente l’otturatore in modo che la scena emerga dal nero.
DISSOLVENZE INCROCIATE e RIAVVOLGIMENTO: Si tratta di un effetto presente soltanto nelle camere di miglior livello. La camera ferma l’avvolgimento sulla bobina avvolgitrice nel corso della ripresa e chiude lentamente i diaframmi per poi riavvolgere la pellicola esposta e esporla una seconda volta partendo dai diaframmi più chiusi e aprendoli progressivamente. Si generano in questo modo dissolvenze incrociate.
ALCUNE CAMERE DI BUONA QUALITA’:
- Leicina Special
- Beaulieu: 2008, 4008, 5008, 6008
- Canon 1014xls
- Canon 814xls
- Nikon R10 e R8
- Braun Nizo: 481, 561, 801, 801 macro, Professional
- Canon 518
- Canon 514xl e xls
- Bauer: Royale, 709XL
- Zenith Quarz 1x8C (1x8S)